Francesco Totti sotto mirino della commissione agenti della Figc. E’ stato aperto un fascicolo sull’operato della CT10 Management, la società di consulenza e scouting di proprietà dell’ex numero 10 della Roma, Francesco Totti.
La FIGC vuole vederci chiaro e capire se l’ex capitano giallorosso eserciti o meno la funzione del procuratore sportivo senza però averne il titolo. È questa l’accusa che l’associazione italiana agenti, calciatori e società muove allo storico capitano della Roma e che ha portato ad un esposto presentato in Figc.
La nuova società di Francesco Totti è fondata con l’obiettivo di prestare servizi nel settore delle attività sportive, sia in Italia che all’estero. L’ex capitano giallorosso lavora assieme al procuratore Giovanni Demontis, amministratore unico e possessore del 51% del capitale sociale.
L’indagine è nata in seguito all’esposto dell’A.I.A.C.S. (Assoagenti) nonostante già qualche tempo fa lo stesso Totti in un’intervista avesse provato a chiarire la situazione. “Non esercito l’attività di agente sportivo, ho deciso di investire nel settore di riferimento in qualità di uomo di sport e di libero imprenditore, nel rispetto di tutte le normative vigenti”.
Proprio un anno fa, lo scorso 10 febbraio, Totti aveva lanciato la sua agenzia e da subito alcuni rapporti con i procuratori non erano stati semplici: “Totti è stato un grande giocatore, ma fare il procuratore è un altro sport a cui bisogna saper giocare, non barare. Francesco non può operare in Italia dove gli agenti per definirsi tali sono costretti a sostenere test e prove durissime. Servirebbe una regolamentazione severa”, disse Donato Di Campli, primo agente di Verratti. Duro anche Beppe Bozzo, procuratore di Tonali: “Totti vuol fare il procuratore? Prenda spunto da chi fa questo mestiere faticoso. Oltre al talento servono grandi sacrifici: gli stessi che ha fatto lui”.