Manca un solo punto alla Lazio di Inzaghi per qualificarsi agli ottavi di Champions League. In tecnico biancoceleste presenta così la sfida contro il Bruges di domani sera :
Mister, come vive questa attesa?
“Domani è come se fosse una finale, e in questi anni le abbiamo giocate molto bene. Speriamo sia così pure domani, è una partita importante, che può valere la storia del nostro club. Sono 20 anni che la Lazio non arriva agli ottavi”.
Come sta Correa?
“Oggi faremo l’allenamento, sicuramente non ci saranno Muriqi e Lulic. Per Correa, Patric e gli altri che hanno giocato con lo Spezia vediamo la rifinitura. Per Correa e Patric ci sono speranze, vediamo come risponderanno dopo la seduta di oggi”.
Basta anche il pareggio: condiziona la preparazione?
“Assolutamente no, sappiamo che partita andremo a fare, vista l’importanza chiederò ai ragazzi di arrivarci nel modo giusto ma con la mente libera. Con la consapevolezza di essere forti e di poter battere il Bruges”.
Gara della svolta?
“Penso che in questo cammino in Champions siamo andati oltre le attese, ma io ho sempre creduto di poter passare il turno. Alleno una squadra forte, abbiamo ottenuto 9 punti in 5 partite, in altri gironi o contesti il traguardo sarebbe già stato tagliato. Ci manca ancora la qualificazione matematica, speriamo arrivi domani”.
Questa partita può essere il coronamento del suo percorso alla Lazio?
“Non bisogna dimenticare ciò che è stato fatto, questi ragazzi sono 4 anni e mezzo che mi danno gioie. Abbiamo vinto trofei, raggiunto la Champions dopo tanti sacrifici. Domani possiamo mettere un’altra medaglia in bacheca, mancano 90 minuti, la squadra ha la mente libera e giocherà con grandissimo cuore come sempre. Queste partite la siamo sempre giocate”.
Quanto la Lazio è cresciuta da quel match con l’Inter? Anche in quel caso c’erano due risultati su tre…
“Al di là di quella partita, me ne vengono in mente altre come la finale con la Juve a Rihad, o la finale con l’Atalanta. Ne abbiamo giocate anche altre. La squadra è consapevole, sarà come una finale, dovremo interpretarla nel modo giusto”.
La Lazio è coraggiosa: di cosa è più orgoglioso?
“Dello spirito di squadra avuto, dell’unione e della compattezza. Abbiamo avuto dei momenti in Champions e in campionato con tantissimi infortuni e assenze di calciatori importanti per covid. Ci siamo sempre compattati, grazie a questo siamo qui a giocarci questo match importantissimo”.
LE PAROLE DI REINA
Come ci arriva la Lazio alla gara?
“La squadra è consapevole della sua forza, è una partita speciale, col sapore di una finale. Dobbiamo avere sempre il senso del divertimento e fare in campo le cose provate in settimana. Abbiamo giocato contro di loro all’andata, il Bruges è una squadra che ti può far soffrire e correre. Dobbiamo avere l’umiltà, ci saranno due-tre partite diverse in 90 minuti”.
Quanto ti piace giocare coi piedi? Spesso i tifosi hanno qualche timore nel vedere il portiere essere coinvolto così tanto…
“In primis ho i guanti per parare, poi nel calcio attuale serve un uomo in più, capiterà di sbagliare e bisogna accettarlo. Ma superando la prima pressione degli avversari si possono trovare più spazi”.
In cosa si può migliorare?
“Questa è una società che vuole fare un altro passo in avanti, bisogna essere nella mischia delle 5-6 squadre che competono per entrare in Champions ogni anno. Poi magari continuare a vincere qualche coppa. Quello che mi piace è la compattezza del non mollare mai, di avere una forza mentale straordinaria”.
Il gruppo è la vera forza della Lazio?
“Sì, un gruppo che si vuole bene deve essere unito. Nessuno di noi è sopra all’altro, la società viene sopra ogni ego e ognuno di noi, il gruppo è più importante dei singoli nomi”.
Te l’aspettavi un inizio così? Ti sei preso la porta…
“Io non ho preso niente, tutti lavoriamo per giocare il più possibile. Ho un rapporto straordinario con Thomas, impariamo l’uno dall’altro. Sarò sempre pronto per giocare”.
Cosa sta spingendo il mister a scegliere te nelle ultime settimane?
“Questa è una risposta che deve dare il mister… Il vantaggio che chiunque può giocare in ogni momento. Questa deve essere una fortuna e non la ricerca di una polemica. Sono contento di quello che sto facendo ora, ma i sacrifici di Thomas sono straordinari”