Dopo lo Zenit, tocca all’Udinese scendere sul campo dell’Olimpico. La Lazio vuole continuare la striscia positiva in quella che è stata la settimana più dura per il calcio mondiale con l’addio a Diego Armando Maradona. Simone Inzaghi lo ricorda cosi nella conferenza stampa andata in scena al quartier generale di Formello :
Mister, il suo ricordo di Maradona?
“Se n’è andata una leggenda del calcio, lo ricordo con piacere. Nell’ottobre del 2016, quando c’era la Partita della Pace a Roma, io ero già alla Lazio e venne qui ad allenarsi. Diede calore e disponibilità a tutti, ha lasciato un vuoto enorme”.
Pensa al turnover?
“Nella mia testa di turnover ce n’è poco, con le 5 sostituzioni il calcio è un po’ cambiato. Non ci sono panchinari, ma c’è la possibilità di avere rose allungate. Avrei sempre tanta voglia di scegliere, domani mi mancheranno sicuramente Muriqi e Lulic. Poi vedremo per Luiz Felipe e gli altri”.
Domani chi gioca in porta?
“Non l’ho ancora comunicato a loro. Lo farò dopo l’allenamento. Questo non penso sia un problema, ma un vantaggio per noi. Siamo ben coperti con Thomas e Pepe, sono due grandissimi portieri”.
Che partita si aspetta? Il pensiero del Borussia può distrarre la Lazio?
“Domani affrontiamo una squadra che ha vinto l’ultima partita, hanno una delle migliori difese del campionato. Il tecnico mi piace, ha un suo stile, è una gara pericolosa, ci vuole la massima attenzione. Testa e gambe solo all’Udinese”.
A che punto è Lulic? Correa dove può migliorare ancora?
“Il nostro capitano ha avuto un rallentamento, aveva fatto 15 giorni nel migliore dei modi, è riemerso qualche problemino. Ma siamo avanti rispetto a quello che mi sarei aspettato. Magari non sarà in campo tra 7 giorni, ma tra fine anno e l’inizio del prossimo sarà con noi. Dopo due settimane di lavoro pieno si è dovuto fermare un attimino, però sono fiducioso. Correa ha tutto, fisicità, intelligenza e classe. Vuole migliorarsi ogni giorno, è sempre molto disponibile verso tutti, sono contento di averlo con me”.
Lazio quella prima del lockdown?
“Lo diranno il campo e le prestazioni. Avevamo chiuso bene già prima della sosta, siamo tornati con 2 partite disputate nel migliore dei modi. Non c’è tempo per guardarsi indietro. Avremo tanti banchi di prova da qui in avanti”.
La Lazio può tornare al vertice? Roma, Milan e Napoli vengono considerate da scudetto ma hanno chiuso sotto l’ultimo campionato…
“A non essere favorito nelle griglie di partenza sono abituato, probabilmente quest’anno ci siamo presentati con problematiche non dovute da noi. Abbiamo il dovere di rimanere con le prime, abbiamo le potenzialità, dipenderà esclusivamente da noi”.
Foto in Copertina Claudio Pasquazi