“Dobbiamo uccidere tutti gli armeni” dichiarazioni shock di Ibrahimov capo ufficio stampa del Qarabag

“Dobbiamo uccidere gli armeni. Un bambino, una donna, un vecchio: non importa, devi uccidere. Nessuna pietà, nessuna compassione. Se non uccidiamo, uccideranno noi ei nostri figli. Qualunque cosa accada, lo fanno da 120 anni.
È necessario ripristinare il “Difai”, anche creare una squadra di assassini. Non dovrebbe essere allevato come Abdul…. (parolaccia) non dovrebbe educare. Non puoi parlare con loro legalmente. La Turchia ha provato per molti anni, non ha funzionato. Finalmente abbiamo capito quando abbiamo parlato la loro lingua. Quindi dobbiamo uccidere in modo che non osino colpire Barda, Ganja e gli altri nostri territori. Devono sapere che se uno di noi viene ucciso, noi  ne uccideremo 100 . Dobbiamo uccidere. Che nessuno mi parli di misericordia, di non essere come loro. Il fuoco di un genitore che ha seppellito un bambino a Ganja o Barda non può essere spento confrontandolo con il loro dolore. Tutte le persone devono essere uccise. Tutte, fino all’ultimo. “

Queste sono le deliranti e pericolose parole scritte da Nurlan Ibrahimov, il capo del servizio stampa della squadra di calcio azerbaigiana “Qarabag”,sulla sua pagina Facebook : Il post è misteriosamente sparito poche ore dopo ma siamo riusciti ad avere lo screen di ciò che aveva postato in lingua originale e ce lo siamo fatto tradurre fedelmente. (come potrete vedere sotto nell’immagine pubblicata)

Nel 21 ° secolo, quando la comunità mondiale sta combattendo contro i genocidi e le minacce di genocidio, Ibragimov chiede apertamente l’uccisione di persone in base alla loro etnia. Ovviamente, Ibragimov vorrebbe vedere morti, inclusa la star del calcio mondiale Henrikh Mkhitaryan, sua moglie e suo figlio.

Tali dichiarazioni vengono ascoltate sullo sfondo dei numerosi crimini di guerra dell’Azerbaigian contro il popolo armeno nella repubblica non riconosciuta di Artsakh (Nagorno-Karabakh), dove lo scorso anno si è svolto il Campionato europeo di calcio tra gli stati non riconosciuti della ConIFA, dove amano il calcio e giocano a calcio.

La preoccupazione della UEFA per il rispetto dei diritti umani in tutto il mondo evoca il rispetto franco, espresso nella risposta attiva dell’organizzazione allo slogan del movimento BLM (Black Lives Matter), e il popolo armeno non dubita che la suddetta manifestazione di razzismo, xenofobia e odio sia motivata dalla nazionalità. , provocherà una reazione altrettanto dura da parte della principale organizzazione calcistica europea.

Considerando quanto sopra, esortiamo  Ceferin, a prendere i dovuti provvedimenti nei confronti di questa persona che infanga lo spirito sportivo di pace e lealtà. Che La UEFA escluda le squadre atzere dalle competizioni europee che con il loro silenzio esprimono la loro solidarietà con gli slogan razzisti di Ibrahimov e squalifichi questo tesserato per lungo tempo.