E dopo un lungo più che decennio la Lazio ritrova l’ebbrezza dell’emozione delle palline sorteggiate per la competizione calcistica europea più affascinante, la Champions League.
Fatti i ringraziamenti d’uopo alla società di Lotito per il secondo approdo in 16 anni di gestione alla top competition e aspettando che la nuova Lazio si scrolli di dosso le patine della batosta contro l’Atalanta, si può dire che l’urna sia stata benevola.
Come si dice in questi casi poteva andare peggio ma piano con i trionfalismi. Lo Zenit della bellissima San Pietroburgo è una squadra che gioca un calcio veloce e tecnico, con esperienza internazionale di grande livello.
È entrato subito alla grande nell’uscio della stagione e dopo 9 gare del suo campionato è già in testa Azmoun, il giocatore più forte, già sta facendo sognare i tifosi russi.
Non da meno il teutonico Dortmund della Westfalia, una squadra partita con il freno a mano tirato che però ha corsa ed atletismo da vendere. Sancho, la stella giallonera, è in forma e c’è da aspettarsi una stagione all’altezza.
Il Bruges, terzo avversario per la Lazio, sembra abbordabile. È passato indenne dalla selva dei preliminari e non va sottovalutato perchè come tutte le squadre belghe hanno una predilezione innata per i tatticismi.
E allora per la Prima Squadra della Capitale il compito di arrivare tra le prime due è molto arduo.
Più logico pensare ad un terzo posto da Europa League. Naturalmente questo solo sulla carta. Con convinzione e coraggio si può fare un pensierino agli ottavi.
Ma ora rimane un pensiero piccolo e custodito dentro un cassetto…
Foto Claudio Pasquazi