Alla vigilia della finale di Champions contro il Paris Saint-Germain, a Lisbona, Hans-Dieter Flick, allenatore del Bayern Monaco, presenta la sfida delle sfide contro il collega Tuchel che ha stupito a livello internazionale :
“L’idea per il match di domani, contro il Psg, è di imporre il nostro atteggiamento di gioco: cercheremo di tenere alta la linea del pressing e della difesa. Poi, vedremo cosa accadrà. E’ una finale, una partita aperta. Non penso che dovrò cambiare molto rispetto alle scorse esibizioni. Non dovremo concedere spazio ai nostri avversari – aggiunge il tecnico – hanno delle qualità e cerchereremo di arginarli. Abbiamo visto le loro partite, li abbiamo studiati bene: il Psg è una squadra assai simile al Barcellona; il Lione è un altro tipo di squadra, invece“.
Kimmich e le lodi a Flick
Il difensore centrale del Bayern Joshua Kimmich, parla cosi di Flick e della sfida : “Ci aspettiamo una partita molto equilibrata si affrontano due grandi squadre che meritano entrambe di essere in finale. Il nostro tecnico non capisce solo di calcio, ma sa anche vedere l’aspetto umano dietro al calciatore. Noi lo sentiamo e anche tutti i membri dello staff. L’inno della Champions League è magico, quando sei in campo ti rendi davvero conto di giocare una competizione speciale – continua Kimmich – non conosciamo ancora la scelte del mister, ma penso che giocherò terzino destro.
Affrontare giocatori come Neymar e Mbappè
Dalla mia parte potrebbero arrivare Neymar o Mbappé, sono entrambi fortissimi ad andare in profondità. Detto questo, non credo che rimarremo bassi ad aspettarli. Le squadre sono entrambe cambiate dall’ultima sfida di tre anni fa, abbiamo anche un nuovo tecnico. Lo stesso vale per il Psg, ora non ricordo se Tuchel fosse o meno il loro allenatore all’epoca, ma sono cambiate così tante cose che non ha molto senso fare paragoni. Battermi il petto prima d’iniziare? Fa un ormai parte della mia routine pre-partita: lo faccio per concentrarmi e per rendermi conto che l’unica cosa che conta in quel momento è il campo“.