“Siamo in missione per conto di Dio” così dicevano the Blues Brothers in un celeberrimo film.
“Siamo in missione per conto dello scudetto” così dicono the Lazio Brothers nella cavalcata verso il sogno.
Analogie tra le due fattispecie ce ne sono e si possono riassumere nel dogma “non mollare mai”. Può capitare di tutto, per esempio una viola perfetta e un baratro vicino (la traversa di Gezzal per lo 0-2), ma il caterpillar Lazio asfalta manti stradali come fossero tappeti di fiori.
Un po’ come gli ostacoli che si frapponevano ai Blues Brothers nel raggiungere il loro obiettivo. Né bombe, né cataclismi, né distruzioni, né eserciti, né invasioni di cavallette lì fermarono. Alla fine la missione si compì. E la Lazio vista contra la viola più bella rappresenta un gruppo di uomini in missione. Erano stati tre mesi fermi sul divano.
Avevano perso a Bergamo tre giorni prima. Stavano perdendo contro la viola a poco tempo dalla fine. Sembrava tutto compiuto. Ma la banda del furente Inzaghi è in missione per conto dello scudetto e nulla fa paura nemmeno la morte.
La Rabbia, la lucidità, la tenacia di portare a casa i 3 punti sono il migliore messaggio che si potesse mandare a madama Juventus che vince le gare con una facilità irrisoria.
I Lazio Brothers sono in missione come i Blues Brothers Amiamoli. Perché tengono vivo il campionato italiano.
Foto Claudio Pasquazi