Serie A in apnea. Gare pazze, recuperi stravaganti, crolli improvvisi. Così nella prima giornata full time, la numero 27, che ha sancito lo strappo Juventus rispetto alla concorrenza.
Tutto da decidere chiaramente, anche perché 11 gare da giocare sono un’autostrada lunga 1000 km, e anche perché le sorprese sembrano essere dietro l’angolo. Prendiamo la sontuosa Lazio della prima mezz’ora di Bergamo. Perché non ha vinto?
Semplicemente perché non ha fatto il terzo e il quarto gol. Contro l’Atalanta a tutto gas (sorprendente la sua forma fisica…) lo scialo si paga a duro prezzo. Sconfitta indolore per i biancazzurri, la Juventus a 4 punti non è certamente una sagoma invisibile.
Anche l’Inter sciupa clamorosamente la vittoria contro il vero Sassuolo (quello che gioca e segna) grazie ad un errore clamoroso di Gagliardini che manca un gol a porta vuota da due centimetri.
Certo è che con questi ritmi forsennati anche la mente deraglia e non guida le gambe come dovrebbe. Ecco il motivo per cui fare ogni pronostico rappresenta un esercizio di pura futurologia. Inutile addentrarsi nei meandri dei giudizi definitivi.
La Juventus rimane logicamente la favorita per lo scudetto ma ne’ Lazio ne’ Inter pensano di mollare. E già domani si riparte con l’anticipo degli anticipi Juventus Lecce. Testa coda in cui scudetto e salvezza si intrecciano come due teneri amanti.
In questo campionato frullatore di emozioni c’è anche spazio per l’eros….Senza respiro.