Sarà un gran Finale, o meglio una grande Finale. Mercoledi 17 giugno allo Stadio Olimpico di Roma si assegnerà la Coppa Italia, in una stagione caratterizzata dall’incertezza e tanta paura.
Il calcio è ripartito proprio dalla Coppa Italia con la sfida di ritorno tra Juventus e Milan dove ha visto prevalere la squadra di Sarri grazie all’1-1 dell’andata e terminata venerdi sera sempre con un pareggio 0-0. Arriva Sarri in finale dove si scontrerà contro la sua ex squadra e ex città che tanto lo ha amato quanto odiato. Il Napoli sarà la seconda finalista grazie all’1-1 di ieri sera contro l’Inter che sommato all’1-0 dell’andata, vede i partenopei arrivare per direttissima alla finale di Roma.
Gennaro Gattuso ha dimostrato di essere un signore allenatore. La sua grinta ma anche il suo cuore, sono sinonimi di attaccamento sia alla maglia, ma anche al suo lavoro sempre preciso e minuzioso da vero professionista. Da quando è arrivato a Napoli si è vista un’importante svolta nel gioco, nella classifica, ma soprattutto nell’umore dello spogliatoio. Tanto lavoro e poche chiacchiere. E tanto dimostrato, dalla storia di queste ultime settimane. La stampa ha dedicato copertine e fiumi di inchiostro alla Juventus, all’Inter, alla polemica infinita e irritante su Claudio Lotito, che poi è stato solo un attacco personale e nulla di più, ma del Napoli si è sempre sentito e letto poco. In fin dei conti si sa che il non dare punti di riferimento, non fa notizia, ma non significa che non si lavora, anzi.
Gattuso ha dimostrato di avere un cuore d’oro. E’ stato il primo se non l’unico allenatore a donare il suo stipendio a favore dei dipendenti della Società, colpiti dal Covid-19 e messi in cassa integrazione. Un gesto importante e fondamentale che sottolinea ancora una volta la sensibilità di un uomo grintoso, quanto umile.
La Juventus darà filo da torcere ai biancazzurri per alzare il secondo trofeo dell’anno. I Bianconeri sono in lizza per il ‘triplete’ e a Cristiano Ronaldo manca la Coppa Italia nel suo museo personale. Certo CR7 dovrà fare molto di più rispetto a venerdi e non solo per il rigore sbagliato. lento, stanco e sulle gambe, normale dopo circa 100 giorni di inattività, ma mister 90mln ci si aspetta molto ma molto di più.
Dall’altra parte il Napoli non vince un trofeo dal 2014 con la vittoria proprio della Coppa Italia e della Supercoppa Italiana. I Bianconeri non troveranno una squadra arrendevole, ma molto carica, con un gioco tranquillo ma compatto. Nulla è scontato e nulla è precluso. Sarà una battaglia aperta ma chi ha dimostrato di crederci veramente al trofeo sono stati gli uomini di De Laurentiis.
Dulcis in fundo la dedica di ieri sera di Gennaro Gattuso alla sorella Francesca morta pochi giorni fa. Il Mister ha dedicato la finale a lei e ai suoi genitori e chissà se proprio questo amore lo spingerà a fare la partita della vita mercoledi prossimo. Napoli merita la coppa Italia, la città la merita. La squadra e la società la meritano. La merita Gattuso, che ha dimostrato di essere un uomo dai nostri stessi sentimenti, leone fuori e agnellino di cuore.